“Non possiamo solo resistere, ora dobbiamo governare”. E’ questo l’invito che Venezia Cambia 2015 rivolge a tutta la comunità cittadina.
Per troppi anni il sapere diffuso, le buone pratiche, le azioni positive sono rimaste fuori dalle istituzioni comunali. Per troppo tempo associazioni e cittadini sono rimasti inascoltati da chi doveva rappresentarli a Ca’ Farsetti. Partiti e politici di professione preferivano prestare attenzione a lobby e interessi economici organizzati piuttosto che aprire al dialogo e all’ascolto diretto con i cittadini.
Certo, nelle ultime settimane, la musica è cambiata: tutti si riempiono la bocca di partecipazione, condivisione, trasparenza, eccetera. Ma basta grattare un po’ la patina della propaganda elettorale per scoprire che nulla o quasi è cambiato.
A partire dai “capi bastone” della politica che fanno il bello e il cattivo tempo nei partiti e nelle liste che li stostengono. Stesse facce e stessi comportamenti. Come quello di scambiarsi cappelli e careghe (“tu vai in Regione e io in Comune”, “tu non ti candidi, ma poi ti ripesco come assessore, presidente in una società partecipata, eccetera”), con l’intenzione di non mutare di una virgola logiche e pratiche spartitorie. E’ questo modo di intendere e di praticare la politica che ha portato il Comune di Venezia all’attuale stato di pre-dissesto finanziario. E la grave sofferenza sociale che attraversa la comunità veneziana non sembra essere tra le preoccupazioni maggiori di questi signori.
Ora gli abitanti, i cittadini, che in questi anni hanno denunciato e resistito allo scempio perpretrato su Venezia (dal Mose al Contorta, dal vuoto dell’Ex-Ospedale Umberto I°di Mestre all’inutile Vallenari bis, dal Palabuco del Lido alla svendita dei beni comuni, con il dilagare di un turismo selvaggio e di un commercio squalificato che distruggono ogni giorno la storia, l’economia e la vita vera della Città), sono stanchi di essere spettatori mal sopportati, sono stanchi di denunciare e basta.
È tempo di prendere l’iniziativa: di dimostrare che come cittadini abbiamo idee, saperi e capacità per governare davvero e meglio il Comune di Venezia.
Venezia Cambia 2015 dopo essersi presentata il 20 gennaio scorso, nei prossimi giorni proporrà la propria squadra di governo. Un’intera squadra – non un solo nome -, perché di molte competenze, storie e idee ha bisogno la nostra Città, per tornare a essere bella, equa, vivibile, dinamica, aperta e sostenibile.
Troppi “salvatori della patria” si contendono il trofeo di candidato sindaco. Troppi, soprattutto sapendo che dietro, tra le quinte, i giochi sono sempre gli stessi e che spente le luci delle primarie e delle elezioni, la musica e la minestra rischiano di restare uguali (una musica inascoltabile e una minestra rancida).
Noi intendiamo offrire a tutti i cittadini stanchi di retorica, malaffare e incompetenza un’alternativa politica vera. Senza un’alternativa molti elettori potrebbero decidere di restare a casa il 24 maggio.
Il nostro impegno è ricostruire una prospettiva, ridare speranza. Con passione, con intelligenza, con rispetto di tutti territori che la compongono – da Mestre al Lido, da Marghera alla Città d’acqua – Venezia può cambiare davvero. È tempo di cominciare.