Siamo ormai al punto di non ritorno. Tra meno di due mesi si voterà per decidere non tanto la nuova amministrazione comunale ma il futuro stesso di Venezia.
Nell’ultimo anno, Venezia Camb!a 2015 ha cercato, tra mille difficoltà, di indicare, anzi, meglio, di costruire la direzione del cambiamento. Sapevamo che sarebbe stato difficile. Difficile ma necessario. Perché di fronte allo stato di disastro della finanza pubblica cittadina, alla perdita di dignità della politica, alla totale assenza di progetto per la Città, come cittadini avevamo una sola scelta: lanciare la sfida, invitare alla mobilitazione, all’impegno personale e collettivo.
Gli interessi della conservazione sono radicati nel profondo nel tessuto socio-economico della Città; non potevano allora – dopo il primo shock successivo al terremoto del 4 giugno – che riorganizzarsi, rimettendo in moto quella fitta trama di interessi e di poteri diffusi che innervano trasversalmente partiti e istituzioni. Ecco perché oggi l’offerta elettorale è quella che abbiamo davanti: da un lato, Felice Casson, con una “variegata”, contraddittoria e opportunista coalizione di centro-sinistra; dall’altro, Luigi Brugnaro, il quale chiama a raccolta tutti coloro che hanno interessi economici da difendere; e, infine, la coalizione autonomo-leghista di Gian AngeloBellati, il quale sembra voler coniugare l’inconiugabile: gli istinti della “comunità del rancore” con la galassia degli interessi localistici e autoreferenziali in cerca di rappresentanza. Fuori campo, i Cinque Stelle, su cui è difficile oggi esprimere un giudizio chiaro: troppe spinte e controspinte, troppe ingenuità e, al contempo, vecchie logiche di potere e un insopportabile centralismo tecnocratico.
Non è affatto una bella offerta, dunque, per chi ancora cerca di preparare un futuro aperto, democratico e positivo per la nostra comunità.
Che fare?
Nei prossimi giorni matureremo una scelta: presentarsi o no con una nostra lista alle elezioni comunali del 31 maggio? Qualcuno dice che è troppo tardi e che i giochi sono già fatti. Ma chi dice questo ragiona come se gli elettori avessero già scelto. E, per fortuna, non è così.
Possiamo ancora scegliere e vogliamo scegliere. Quale strada intraprendere?
Invece di farlo a porte chiuse, come fanno molti di quelli che in questi giorni si riempiono la bocca di democrazia, partecipazione, eccetera eccetera (a proposito, sapete per caso chi sta scegliendo i candidati alla Presidenza delle Municipalità?), noi crediamo sia davvero utilissimo provare a coinvolgere il maggior numero di cittadini, facendo tesoro del loro contributo e dei loro suggerimenti.
Lo schema di decisione che abbiamo davanti è riassumibile in due opzioni principali: avere una nostra lista sulla scheda elettorale oppure appoggiare qualcuno che è già in campo cercando di influenzarne il segno di rinnovamento.
A favore della prima ipotesi vanno almeno due argomenti:
1) noi di Venezia Camb!a 2015 abbiamo idee e proposte chiare su quello che c’è da fare a Venezia. Basta scorrere il nostro programma su questo sito per rendersene conto.
2) abbiamo persone autorevoli da candidare; persone che hanno dimostrato con il loro operato cosa significano competenza e coerenza.
A favore della seconda ipotesi vanno altrettanti argomenti:
1) se vogliamo governare, e non solo resistere, dobbiamo trovare compagni di strada. Compagni di strada autorevoli, affidabili, seri.
2) la contrapposizione tra schieramenti riduce gli spazi per proposte autonome; ne deriva che, se non si vuole solo fare testimonianza, occorre costruire un blocco del cambiamento più ampio.
Tra queste due grandi opzioni le sfumature sono molteplici e il cammino si fa senz’altro difficile (come recita il motto che abbiamo preso in prestito da Antonio Machado: “caminante no hay camino/ se hace camino al andar”).
Che ne pensate? Che ci suggerite di fare?
Decidiamo insieme. Perché questa è la democrazia che vogliamo. Perché questa è la partecipazione che vogliamo costruire.
PS: l’Assemblea di Venezia Camb!a 2015 si riunisce per decidere Mercoledì 8 aprile alle ore 17.30 in Campo dei Mori a Cannaregio (vicino Fondamenta della Misericordia). Partecipa !