La Nuova Venezia, 3 maggio 2015
di Francesco Furlan
VENEZIA Oltre a Davide Scano, del Movimento Cinque Stelle, ci sono altri cinque candidati a sindaco che corrono sostenuti da una sola lista con la speranza – molto flebile a dire il vero – di entrare in consiglio comunale, anche se per alcuni è già stata un’impresa riuscire a raccogliere le firme, e un successo far entrare il simbolo nella scheda elettorale. L’ultima arrivata – in ordine di tempo – all’appuntamento con le elezioni è Camilla Seibezzi, 49 anni, consigliere comunale uscente e delegata per i diritti civili, uno dei fronti sui quali ha combattuto la sua battaglia, anche in contrasto con l’ex sindaco Giorgio Orsoni. Si presenta con una civica che porta il suo nome, “Noi La Città con Camilla Seibezzi”.
Nella numerosa e frammentata galassia della sinistra civica è maturata anche la candidatura di Giampietro Pizzo, aspirante sindaco della lista “Venezia Cambia 2015”. Pizzo, 54 anni, di Cannaregio, economista esperto di micro-finanza e finanza sociale. È stato il primo coordinatore cittadino di Sel (Sinistra ecologia e libertà), è stato anche membro dell’assemblea nazionale, dal quale se ne è andato nel 2011 in dissenso con l’appoggio a Orsoni. La democrazia partecipata è tra i punti principali del programma. Capogruppo della civica è Concetta Franco, preside del liceo Morin e dell’istituto Zuccante.
In lista anche l’indomito Mario d’Elia, avvocato veneziano settantenne di che si presenta con l’obiettivo di separare Venezia e Mestre. Per lui sarà la quinta candidatura a sindaco. Nel 2010 prese lo 0,15% delel preferenze. Con lui candidati consiglieri anche alcuni cittadini di origine cinese: che si ricordi è la prima volta nella storia delle elezioni della città. Infine le liste del Partito comunista dei lavoratori, con Alessandro Busetto e dei neo-fascisti di Forza Nuova, che presentano Roberto Fiore sulla cui completezza delle firme ci sono verifiche in corso.