Bando per la gestione dell’Interscambio Merci al Tronchetto

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VENEZIACAMB!A SU BANDO PER LA GESTIONE DELL’INTERSACAMBIO MERCI AL TRONCHETTO

Il Centro Interscambio Merci, voluto, progettato ed approvato da un Sindaco/Commissario al Moto Ondoso (Paolo Costa), aveva un obiettivo preciso: razionalizzare la movimentazione delle merci e con questo ridurre il moto ondoso. Va da sè che la struttura fisica del centro di interscambio non può essere disgiunta da una regolamentazione del traffico acqueo che induca a privilegiare l’accentramento delle funzioni di interscambio al Tronchetto e a rendere comunque sconvenienti le operazioni di movimentazioni merci che sfuggano ad una logica di razionalizzazione complessiva del sistema di trasporto.  Si tratta cioè di mettere in moto dei meccanismi che rendano possibile la convenienza collettiva senza stroncare la convenienza del singolo operatore.

 

Il secondo bando per la concessione quarantennale del centro di interscambio merci (con scadenza al 15 luglio), privo di una regolamentazione della gestione merci all’interno del centro e di una coerente regolamentazione del trasporto merci all’esterno, sembra sottendere la costituzione di un monopolio della movimentazione merci in centro storico oppure sembra prodomico al fallimento di un troppo ottimistico gestore e, inoltre, lascia aperto un possibile inquietante scenario: che possa essere usato cioè anche per servizi alla mobilità delle persone !

 

Il nuovo Sindaco ha dunque in mano le carte di una partita difficile.  Potrebbe anche sparigliare se rimettesse in gioco una “buona amministrazione pubblica”.  Non si tratta di fare sconti ad imprenditori che non vogliono rischiare del proprio.  Si tratta di fare in modo che buoni imprenditori possano davvero competere con regole chiare e uguali per tutti.   Si può fare ora quanto andava fatto da tempo.   Il Comune assicuri una gestione pubblica del complesso che possa funzionare mediante concessione di lotti ai singoli operatori, secondo le relative esigenze; concessioni anche di minor durata  in modo che non si cristallizzino posizioni non produttive o dominanti.

Dunque:

  • no ad un monopolio
  • ad un gestione super partes, meglio se con operatore pubblico, che eviti distorsioni del mercato e conflitti d’interesse
  • no a concessioni con condizioni capestro per gli operatori o che conducano nel tempo a sorprese per operatori ed utenti in generale;
  • nessun alibi comunque per rinviare sine die l’utilizzo dell’interscambio !