Parigi, il 2 gennaio 2019 –
Le associazioni veneziane ASC (Assemblea sociale per la casa), FAI Delegazione Venezia (Fondo Ambiente Italiano), INSIEME X VENEZIA E TERRAFERMA, LEGAMBIENTE , MASEGNI E NIZIOLETI, NO GRANDI NAVI- LAGUNA BENE COMUNE, POVEGLIA PER TUTTI, VENESSIA.COM , venezia camb!a et WWF Territorio Veneto (World Wide Fund), in collaborazione con l’associazione francese LES AILES DE VENISE, prendono atto della consegna ufficiale, il 15 dicembre, del rapporto sullo stato di conservazione della città di Venezia e della sua Laguna richiesto dall’Unesco alle autorità italiane, e legato alle misure prese per proteggerla dagli impatti descritti qui sotto.
L’Unesco ha quindi attualmente in suo possesso l’insieme degli elementi che permettono di verificare se le raccomandazioni fatte nel 2016, durante il 40esimo Comitato del Patrimonio mondiale di fronte ai pericoli che minacciano il suo Valore Universale Eccezionale, sono state effettivamente messe in pratica.
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Nel luglio 2016, infatti, l’Unesco dichiarava, durante il Comitato del Patrimonio mondiale, la sua estrema preoccupazione di fronte ai progetti e alle trasformazioni in corso, suscettibili di deteriorare gravemente i sistemi ecologici e culturali della Laguna e di modificare in maniera irreversibile la coerenza urbanistica e cittadina della città storica e il rapporto globale tra la città e la sua Laguna.
L’Unesco ha dunque indicato alle autorità italiane che, se non fossero accertati alcuni cambiamenti radicali nella gestione della città, Venezia e la sua Laguna sarebbero declassate, nel luglio 2019, dai siti patrimoniali protetti per farle rientrare nella categoria dei siti patrimoniali in pericolo.
Con questo striscione, oggi, noi associazioni cittadine di Venezia e l’associazione francese “LES AILES DE VENISE”, confermiamo che teniamo profondamente al Valore Universale Eccezionale che questa città ha ai nostri occhi e nel nostro cuore, ripetiamo il nostro attaccamento al futuro della città e della Sua Laguna e il nostro desiderio di ripensarvi un futuro cittadino sereno.
Con questo striscione, oggi alle porte dell’Unesco di Parigi, testimoniamo la nostra volontà di seguire il dossier da vicino, e contiamo sull’Unesco perché la sua decisione a luglio rifletta oggettivamente la realtà del rapporto fra le esigenze primarie evidenziate nel 2016 e l’orientamento preso dalle autorità italiane e veneziane.
NON DELUDERCI ! ABBI CURA DI VENEZIA E DELLA SUA LAGUNA ! NON DIMENTICARE I RESIDENTI !
40esimo Comitato del Patrimonio mondiale – Estratti Decisione 40 COM 7B.52
– rispetto dei limiti di velocità e regolamentazione della quantità e della tipologia di navi nella laguna e nei canali.
– divieto alle navi più grandi e alle navi-cisterne di entrare nella laguna.
– nuovi progetti sul bene che dovevano essere fermati e prima essere valutati nei termini del loro impatto sul patrimonio, e che dovevano quindi dare luogo ad una valutazione ambientale strategica.
– messa in pratica delle raccomandazioni della missione del 2015.
Tra queste raccomandazioni, la missione notava che il rapporto fra la capacità della città e il numero di abitanti in confronto a quello dei turisti era diventata sproporzionata.
Ciò veniva indicato come responsabile degli importanti danni al tessuto sociale e culturale; in particolare a causa della conversione di appartamenti residenziali in affitti turistici.
La missione indicava inoltre la mancanza di coordinazione più generale, tra gli aspetti culturali e naturali del bene.
Si segnalava infine che dei progetti di intervento sostanziali per la Laguna, compresi dei progetti annessi a nuovi porti, potevano avere effetti nefasti sui valori ecologici e culturali del patrimonio veneziano e lagunare
41esimo Comitato del Patrimonio mondiale – Estratti Decisione 41 COM 7B.48
Nel 2017, durante il 41esimo Comitato patrimoniale dell’Unesco, si sono constatati progressi in corso, ma l’Unesco:
“- ha reiterato la sua domanda allo Stato di aggiornare il progetto di gestione e di rivedere il suo approccio in materia di progettazione, al fine di mantenere sul lungo termine il Valore Universale Eccezionale del bene, il suo paesaggio naturale e marino;
– ha reiterato, in caso di nuovi progetti proposti, la necessità di raccogliere tutti i dettagli e tutte le misure d’impatto adeguate sul patrimonio (HIA) e sull’ambiente (SEA) con un’attenzione particolare al Valore Universale Eccezionale del Bene.
– ha chiesto nuovamente allo Stato di fornire un piano dettagliato molto più chiaro in merito alla strada da seguire, con riferimenti misurabili e un piano d’azione dettagliato per poter avere il necessario per affrontare le principali minacce che pesano sul bene.
– ha chiesto inoltre allo Stato di sottomettere al Comitato del patrimonio mondiale un rapporto dettagliato sullo stato di conservazione del bene e la messa in opera di ciò che precede, compreso un piano dettagliato sulla strada da seguire, prima del 1 dicembre 2018, che precisi le misure prese per proteggere Venezia dagli importanti pericoli che minacciano la sua integrità e autenticità.”