“Ci pare dunque improbabile, nei pochi mesi che ci separano dalle elezioni della primavera del 2015, una ristrutturazione interna delle formazioni politiche locali, una riorganizzazione che consenta la formazione di un nuovo programma e la selezione delle candidature comunali al di fuori dei soliti giochi di potere delle oligarchie di partito e delle lobby che ne condizionano le scelte.” (dall’appello del 15 maggio)
“Qualcuno, tra coloro che si candidano alla guida della Città, pensa di poter continuare ancora su questa strada. Che si tratti di una triste realtà e non solo di un’illazione, lo conferma il fatto che i responsabili della passata disastrosa e miope gestione sono ancora tutti in attività e affollano le seconde file dei candidati sindaco del centrosinistra. E qualcuno – sempre gli stessi – suggerisce pure al Commissario le ultime schifezze finanziarie (come quelle di questi giorni, per coprire la spesa corrente con city tax, multe e oneri di urbanizzazione).” (dal sito veneziacambia2015 redazione 19 febbraio)
“Elemento di rilievo ancora ambiguo in questo quadro è la figura di Felice Casson, cui giustamente l’articolo delmanifesto dedica particolare attenzione. Si tratta certamente di persona che – per la sua storia, le sue idee e iniziative politiche e culturali – sarebbe degna di rappresentare e governare, primum inter pares, la città. ma come hanno scritto Canetta e Milanese, si presenta «sotto il gazebo PD»: ha scelto di scendere in una competizione tutta interna allo stagno di quel partito infettato da troppi scandali e dal default del Comune (salvato solo dalle lotte dei suoi dipendenti). Lo si teme troppo caratterizzato per la sua partecipazione alle primarie sostanzialmente governate dal Pd e ci si domanda quali prezzi dovrà pagare, o ha già pagato, in termini di programma e sua implementazione, o di posti di governi e sottogoverno.” (Edoardo Salzano 28 febbraio)
“Il profilo di Felice Casson è senz’altro inattaccabile: onesto, competente, integro. Non lo stesso si può dire degli esponenti della sua coalizione: incompetenza, opportunismo e disonestà (quantomeno intellettuale) sono purtroppo attributi molto diffusi nell’attuale coalizione di centro-sinistra. Lo abbiamo detto a più riprese: se non dimostrerà sufficiente coraggio proprio in questa fase, definendo un programma chiaro e circondandosi di persone all’altezza della sfida di cambiamento di cui vi è bisogno, ebbene il possibile futuro sindaco Casson si ritroverà prigioniero di quel coacervo di interessi di bottega che sono ben radicati nei partiti e nelle liste che lo accompagnano.” (Giampietro Pizzo 28 marzo)
“Ma com’è possibile non sapere quale sia la fotografia finanziaria dell’amministrazione, a quanto ammonti il buco del bilancio comunale? Questa fotografia non viene fatta forse perché così si verrebbe a sapere di chi è la colpa” (Felice Casson 7 febbraio) (e se guardasse i componenti della sua coalizione? LL 1 aprile)
a cura di LL