NO A SCAVI ASSURDI E A UNA ULTERIORE DISCARICA IN LAGUNA

isola delle Tresse

Il Presidente e Commissario straordinario del Porto comunica in una conferenza stampa che sta pubblicando tre bandi pubblici per la progettazione degli scavi del Canale dei Petroli e del Canale Vittorio Emanuele, per riportare le navi crocieristiche alla Marittima di Venezia, e per la progettazione di una nuova isola di 70 ha da costruire in gronda lagunare a fronte di Fusina. Isola da usare come discarica per stoccare i fanghi di escavazione dei canali a fine di aumentarne il traffico navale. Facciamo presente al presidente Di Blasio che una Valutazione di Impatto Ambientale nazionale ha già sancito l’insostenibilità di un potenziamento di traffico navale nel Canale dei Petroli e che proprio per dismettere l’uso portuale e l’impatto ambientale del Canale portuale Vittorio Emanuele 3° negli anni ’60 è stato realizzato il Canale dei Petroli (che in cinquant’anni ha devastato tutta la laguna centrale). Ricordiamo che vi furono infinite polemiche contro la trasformazione dell’isola delle Trezze in una discarica di fanghi. Una collina di grande altezza di fanghi inquinati depositati “provvisoriamente” che da tempo attende la prevista dismissione e la rinaturazione ambientale e paesaggistica. Le discariche usabili sono l’area di ampliamento del Molo Sali e altre in Terraferma. Le leggi speciali vigenti dal 1973 non consentono nessun nuovo imbonimento in Laguna, men che meno per realizzare una nuova discarica (solo per agevolare e rendere meno costosi gli scavi dei canali portuali). Altro è l’intervento che ci si attende dal Porto a Venezia, richiesto dall’UNESCO sin dalla sessione di Doha nel 2014: l’uscita dalla Laguna delle navi crocieristiche e commerciali incompatibili con l’ecosistema lagunare, con un progetto “graduale, sperimentale e reversibile” come previsto dal recente Piano di Gestione delle Acque elaborato dall’Autorità di Bacino e approvato dal governo italiano.

20 settembre 2023

Alvise Benedetti – Italia Nostra sezione di Venezia

Michele Boato – Ecoistituto del Veneto Alex Langer

Marco Zanetti – Venezia Cambia

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